ASSO DI CARDO – Convivio Strampalato

Asso di Cardo
Cosa fai sabato sera? Prenota la notte a Sassoerminia! Parteciperai ad un convivio strampalato: Cardi in tutte le salse, veri e mitici e ci sarà anche Bacco con musica a sorpresa!🥳🥳
Prenotazioni entro giovedì 23 gennaio
I cardi sono stati miei compagni di viaggio in questi lunghi e brevi, dolci ed amari, intensi anni. Ho deciso che meritano una loro festa, visto che hanno resistito alla siccitĂ , all’alluvione, a 4 metri di neve e alla mia noncuranza. Non ho mai raccolto il loro fiore perchĂ© durante l’estate non ho tempo per i pensieri poetici, ma così facendo sono volati dovunque, sono volati davvero e si sono trapiantati da soli invadendo il campo… ora ho imparato a parlare con loro, ad identificarmi con loro, loro resistono, anzi sono audaci oltre che tenaci. Sono bellissimi con il loro fiore magenta, delicatissimi con i loro semi volanti e allo stesso tempo pungenti con le loro spine.
W il cardo, l’asso di cardo, la prima carta propiziatoria delle erbe magiche di Sassoerminia! un modo per scappare dalle cittĂ  e godersi un sabato sera nei pressi di Rimini, Cesena e Bologna.

NON VOGLIO SCENDERE

Mi chiamo MiciaMa, anzi no, Miami, anzi no, Mimma, anzi no Marylin… diciamo che quelle umane sono un po’ confuse! Devo dire che io preferisco Marylin, si addice al mio neo sul nasino rosa, così dice l’anziana, e io amo tantissimo il mio neo sul nasino rosa! Sono arrivata a Sassoerminia come arriva una profuga, solo con qualche grammo di pelle sulle ossa e due occhi più grandi che mai per la paura, purtroppo dopo un alluvione ho perso tutto, casa e famiglia. Ai tempi c’era un anziano molto elegante, sempre vestito di nero, distinto e riservato. Era impossibile toccarlo, ogni mio tentativo andò vano. Ma che presenza! Era questo suo “non mescolarsi” che lo rendeva autorevole. Con il trascorrere dei mesi l’anziano cominciò a fidarsi, ero diventata rispettosa, come lui voleva, e mi concesse di dormire vicino a lui. Solo io, l’altro gatto non era ammesso. Si perché a Sassoerminia non ero l’unica felina, c’era anche MicioMao o Maotzetung o Piccolo Diavolo o non so cos’altro, la fantasia non manca in questa casa. Un maschio alpha castrato che non mi poteva vedere e poco m’importava perché avevo conquistato la simpatia dell’anziano Balto .

Mi tremano ancora i baffi  quando penso a Balto e alla brutta fine che ha fatto! LO HANNO MESSO SOTTOTERRA le umane!!! che trauma, mi è andata via la voce quel giorno per miagolare a scquarciagola, una scena orribile, proprio da film horror, tutte insieme hanno creato una buca sotto il sambuco e poi l’hanno chiusa con delle pietre! AvrĂ  sofferto? Come hanno potuto?! Che crudeltĂ ! Da quel giorno non mi fido piĂą di questi umani, e se saltasse in mente loro di fare la stessa cosa anche con me?

Ma non è finita qui, poco dopo fece il suo ingresso a Sassoerminia un’indemoniata, signor pompiere mi deve credere, I N D E M O N I A T A! Denti affilatissimi e con una smania continua di mordere. Per farla breve, signor pompiere, tornavo a casa accompagnata da MicioMao e solo per mangiare. Gli unici momenti che condividevo con gli umani e la Cana indemoniata erano le passeggiate, mi sentivo più tranquilla, in grado di rifugiarmi tra i rami di un albero in caso di pericolo. Ho imparato a camminare strisciando con la  pancia a terra, nonostante, come vede, ho delle belle lunghe zampe, ma l’indemoniata ha il brutto vizio di  schiacciarmi  la schiena con i suoi 25 kg. La mia vita da quando Balto è sotto terra è peggiorata, moltissimo, ma il peggio non ha fondo. Dopo qualche mese è sparito anche MicioMao, non mi ha neanche salutato, sparito nel nulla, puffff… scomparso!

Lo abbiamo aspettato tutti, ma non è più tornato e allora come unica felina in quel periodo mi sono sentita la preferita. Non mi prenda in giro signor pompiere, non si tratta di accontentarsi delle briciole, ero l’unica felina e anche la preferita!

Durò poco, fu il turno dell’arrivo di Meefisto, non c’è nome piĂą azzeccato, ma loro lo chiamano Micimini, la solita confusione. Un piccolo diavolo nero con l’ormone a mille che ogni volta che mi vede impazzisce e mi salta al collo, mi morde e mi vuole e mi vuole… non è vita, non ce la faccio piĂą.

Se lo chiede ancora signor pompiere perché sono su questo tetto e non voglio scendere?

immondocene

Immondocene è una poesia dedicata al superamento della massa totale di prodotti di ogni genere fabbricati dall’uomo rispetto alla biomassa vivente presente sulla Terra.

immondocene, si.
perché dagli occhi di un gabbiano l’umanità produce rifiuti.
nient’altro.

di questi consuma solo la poltrona