Quando un sasso non è solo un sasso ma una montagna di asparagi selvatici

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Quando i fiumi erano fiumi, quando le valli erano valli, e i monti monti, così il mare era mare, allora il SassoErminia era già il SassoErminia. Venuto da lontano, scivolando su maree di creta si era fermato di fronte alla vista mozzafiato della Rocca di San Leo e di Maioletto.

Un dì qualunque fu avvistato da Anderthal, un neanderthalensis di valle mentre a bordo della sua mu…cca girovagava con la sua amica in cerca di cibo fresco e… sorpresa delle sorprese, gli si mostrò davanti il più grande Giardino dell’Eden o “centro commerciale” che avesse mai visto; c’era proprio di tutto: cascatelle, ruscelli, caprioli, cinghiali ciccioni, rane succulente, e… ciliegina sulla torta, boschi pullulanti di asparagi, toccasana per la sua vescica malandata (cavalcare la mucca non fa poi così bene). Quindi decise di costruire proprio lì la sua prima palafitta aprendo il mutuo prima-palafitta che consisteva  regalare il cinghiale più ciccione al compare archinderthalensis, soprannominato Sasso perché tirava sassi ed era un attacca brighi.

Sassobrighi tra gli archinderthalensis era tra i più innovativi e non tagliava mai alberi per costruire nuove palafitte così propose ad Anderthal di sfruttare l’edera (risorsa molto sostenibile perché ha una capacità di sviluppo molto veloce) che si era impossessata di una possente quercia per ricavare un comodo giaciglio e usufruire del passaggio di formiche, che sin dalle prima ore del mattino era molto intenso, per avere una prima colazione comoda e a letto. All’epoca cruditè di formiche per colazione andava molto…

Circa 1.542.398.456 lune dopo giunse nello stesso luogo, eh si, non era un luogo poi così frequentato (non era proprio la spiaggia di Rimini d’estate, per capirci), arrivò messer Andrea con la sua madonna Patrizia. Planarono letteralmente sul SassoErminia dopo un volo rocambolesco dalla rocca di San Leo con il primo prototipo di ali di fegato d’oca  create da messer Gianfranco, illustre alchimista e misuratore d’onde di ogni tipo e forma. madonna Patrizia rimase all’istante stupefatta da tanta magnificenza, il SassoErminia era così maestoso, il bosco così misterioso, l’acqua così trasparente gli asparagi così… tanti!

Madonna Patrizia non sapeva cucinare altro che frittatine di asparagi selvatici quindi convinse messer Andrea di alzare in questo luogo la loro prima bicocca aprendo il mutuo prima-bicocca che consisteva nel regalare frittatine giornaliere ai messeri Briga-il-sasso-che-brigo-anch’io.  Eccellentissimi e sapienti inventori di bicocche salubri. in sole 389 lune e 7 tramonti i messeri Briga-il-sasso-che-brigo-anch’io tirarono su una bicocca celestiale con l’ aiuto di messer Gianfranco l’alchimista, la prima bicocca che poggiava sull’onda d’urto del volo di un’aquila in amore, celestiale appunto.

Circa 129.573.558.794.872.528.929 lune dopo And&Pat unità energetica sessuale persero il loro cyber Balto nei pressi di nova, primo satellite del secondo anello RN est e, nello sfrecciare nei cieli di questo spazio natural primitivo con il loro freccia luminosa,  notarono SassoErminia, notarono grazie alla loro potente vista dotata di un upload di ventunesima generazione, una straordinaria crescita di asparagi, pianta ormai in via d’estinzione e valutata in quei tempi 20 bicchieri d’acqua a etto!!!  i nostri eroi spaziali non ebbero un minuto di tentennamento, all’istante interpellarono Dangiovi XXXXXXXXIV miglior enfatizzatore d’ambiente del tempo quantico che con Faina, super esperto di frequenze temporali, crearono SassoErminia come è oggi, anno 2011 dopo la passione di cristo N.1 (non quella di Mel Gibson). Un carissimo rudere che ci farà perdere la salute (utile a non farci arrivare alla morte in buona salute)  tra entusiasmi e abbacchiamenti, un carissimo sasso che ci sembra l’unico posto, per le ragioni di cui sopra, privo di noia ma con tanti e poi tanti asparagi!

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